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Curiosità sullo Champagne

curiosità sullo champagne

Parliamo di quella che probabilmente è una delle bevande più famose al mondo, inevitabilmente sinonimo di qualità e lusso. Non tutti però sanno davvero tutto della bollicina per eccellenza. Vi parleremo delle curiosità che ci sono sullo Champagne, quelle cose che forse non sapete o che piuttosto si tendono a dimenticare. Ma andiamo per gradi. Lo Champagne prende nome da una zona della Francia, un posto fiero dei suoi vigneti dove nasce un prodotto unico al mondo.

Coteaux, Maisons & Caves de Champagne, i luoghi dello Champagne, dal 2015 sono patrimonio dell’Unesco nonché l’unica zona dove si può produrre Champagne grazie a una legge del 1927. Più di 30.000 ettari di vigneti per dare vita a una grande eccellenza mondiale. Ma quali sono le altre curiosità sullo Champagne?

Sei curiosità sullo Champagne che forse ignori.

Spesso accade di dimenticarlo ma lo Champagne è innanzitutto un vino. Anche se quando parliamo della bollicina ci sembra di riferirci a un mondo a parte, è bene tenere a mente che lo Champagne altro non è che un vino effervescente, come il Franciacorta o il Prosecco.

Questo vino, come detto, nasce nella regione di Champagne. Questa può suddividersi in quattro piccole zone, tutte con caratteristiche differente che esaltano le varie bottiglie autoctone. Troviamo praticamente un clamoroso mosaico di micro-terroir e ogni terreno dona al vino caratteristiche e un’identità non proponibili altrove.

Generalmente distinguiamo fra Champagne che potremmo definire Blanc de Blancs e Blanc de Noirs, ma cosa vuol dire? Nel primo caso la base è di Chardonnay, ovvero un vitigno a bacca bianca, nel secondo di Pinot, un vino a bacca nera.

champagne

Lo Champagne ha inoltre un’unicità nel suo metodo di produzione. Quando siamo infatti di fronte a un esemplare rosé possono esserci due metodi di produzione, di cui uno è banale ma davvero unico:

  • Ecco innanzitutto una breve macerazione di bacca a buccia nera, la quale come per i vini rosati consente di estrarre una piccola parte di colore.
  • Quindi l’altro metodo che rende il tutto unico. Letteralmente vengono assemblati un rosso e un bianco che abbiano tuttavia la stessa denominazione.

Per produrre lo Champagne c’è un metodo preciso, si chiama metodo Champenoise. Per quello che è oggi, risale al XVIII secolo e lo dobbiamo a Madame Clicquot, un’imprenditrice che passerà alla storia come La grande dame de la Champagne.

E l’ultima curiosità? Tornando sul discorso di micro-terroir e sfaccettature varie, non tutti sanno che c’è uno Champagne perfetto per ogni situazione. Dall’aperitivo all’antipasto passando per il primo piatto, a seconda della scelta c’è sempre una bottiglia che si sposa magnificamente.

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