Sapere riconoscere un vino ossidato può fare la differenza tra una degustazione memorabile e una delusione. Noi di Mariano Vini vogliamo condividere con te alcuni segnali fondamentali che ti permetteranno di identificare facilmente quando un vino ha subito un processo di ossidazione eccessiva.
I segnali visivi dell’ossidazione
Il primo approccio con il vino è sempre visivo, e proprio gli occhi possono rivelarti molto sulla sua condizione. Quando versi il vino nel calice, fermati un attimo a osservarlo attentamente.
Nei vini bianchi, un colore che tende all’ambrato o al dorato intenso, quando non è caratteristico della tipologia, può essere un chiaro segnale di ossidazione. Questi vini normalmente dovrebbero mantenere tonalità più chiare e brillanti.
Per quanto riguarda i vini rossi, l’ossidazione si manifesta con un viraggio verso tonalità aranciate o marroni e una perdita evidente di brillantezza. Un rosso vivace che diventa opaco e sbiadito è probabilmente compromesso.
La limpidezza è un altro aspetto da considerare: un vino ossidato spesso presenta velature o opacità inusuali, perdendo quella brillantezza tipica di un prodotto in perfette condizioni.

Vino ossidato: i segnali gustativi
Il naso e il palato sono i giudici più severi quando si tratta di valutare la qualità di un vino. L’ossidazione altera profondamente il profilo aromatico e gustativo.
All’olfatto, la prima cosa che noterai è la scomparsa degli aromi fruttati freschi, sostituiti da note sgradevoli che possono ricordare la frutta troppo matura o addirittura marcia, le noci rancide o, nei casi più gravi, l’aceto o lo smalto.
Al palato, il vino ossidato si presenta piatto e privo di quella freschezza che dovrebbe caratterizzarlo. L’acidità risulta compromessa e potresti percepire note dolciastre o amarognole non bilanciate. In alcuni casi, il sapore può ricordare vagamente alcuni vini liquorosi come il Madeira, ma senza la complessità e l’equilibrio che contraddistinguono queste tipologie.
La struttura complessiva appare fiacca, come se il vino avesse perso la sua “spina dorsale”. Secondo gli esperti dell’Associazione Italiana Sommelier, questa mancanza di vivacità è uno dei segnali più inequivocabili di un vino che ha subito un’ossidazione eccessiva.
Come prevenire l’ossidazione
Prevenire è sempre meglio che curare. Per evitare che i tuoi vini si ossidino, conservali in un ambiente fresco e buio, preferibilmente in posizione orizzontale per mantenere il tappo umido.
Una volta aperta la bottiglia, ricordati di richiuderla adeguatamente e consumare il vino entro pochi giorni. Esistono anche dispositivi specifici per preservare il vino dall’ossidazione, come i tappi sottovuoto o i sistemi di conservazione a gas inerte.
Noi di Mariano Vini selezioniamo attentamente tutti i nostri prodotti e garantiamo la massima attenzione nelle fasi di conservazione e spedizione, per assicurarti di ricevere sempre vini in perfette condizioni.
Ricorda: un buon vino è un piacere che merita di essere gustato nella sua espressione migliore. Saper riconoscere i segnali dell’ossidazione ti aiuterà a godere appieno di ogni bottiglia!