Il vino rosato rappresenta una delle espressioni più affascinanti e fraintese del panorama enologico italiano. Nonostante la crescente popolarità, esistono ancora numerosi luoghi comuni e false credenze che circondano questa tipologia di vino. Come appassionati e professionisti del settore, abbiamo deciso di fare chiarezza, svelando due leggende metropolitane e due verità che forse ancora non conosci sui vini rosati.
Le leggende metropolitane sul rosato
- “Il rosato è semplicemente una miscela di vino bianco e rosso”. Questo è probabilmente il mito più diffuso e al contempo più lontano dalla realtà. Contrariamente a quanto molti pensano, il vino rosato non deriva da un semplice mescolamento di vino bianco e rosso – una pratica peraltro vietata dai disciplinari di produzione italiani, ad eccezione delle cuvées di vini spumanti rosati Metodo Classico. La verità è che il rosato è il risultato di un preciso metodo di vinificazione: si parte da uve a bacca rossa, vinificate però in bianco, con un tempo di macerazione delle bucce con il mosto ridotto. È proprio questo processo che determina l’intensità e la sfumatura del colore, conferendo al vino quella caratteristica tonalità rosata che tanto apprezziamo.
- “Il rosato è un vino da donne”. Un’altra leggenda metropolitana, tristemente radicata, è quella che identifica il vino rosato come un “vino femminile”. Come sottolineato dagli esperti del settore su Dissapore, questa è una nozione ridicola e sessista. I segreti del vino rosato non hanno genere, e le sue infinite varietà possono soddisfare i palati più diversi, indipendentemente dal genere di chi lo degusta.

Le verità sul vino rosato
- Una straordinaria versatilità gastronomica. Tra i segreti del vino rosato che vale la pena conoscere c’è la sua incredibile versatilità negli abbinamenti. Il rosato rappresenta spesso il compromesso perfetto quando un vino bianco risulterebbe troppo leggero e un rosso troppo strutturato. Dalla cucina di mare alla carne, dai piatti vegetariani a quelli speziati, esiste sempre un rosato adatto all’abbinamento. La sua freschezza, unita a una struttura che può variare da leggera a media, lo rende un alleato prezioso in tavola, capace di esaltare i sapori più diversi senza mai sovrastarli.
- Un vino di grande valore, non necessariamente economico. Contrariamente a quanto si possa pensare, i vini rosati non sono affatto prodotti “di seconda categoria” o necessariamente economici. Sebbene si possano trovare ottime bottiglie a prezzi accessibili, esistono anche rosati prestigiosi e di grande valore. Le tecniche di produzione di un rosato non sono più semplici o meno onerose di quelle impiegate per un bianco o un rosso. La qualità dei vini rosati può raggiungere livelli d’eccellenza paragonabili a quelli delle altre tipologie, con esempi che spaziano dai freschi e fruttati Cerasuolo d’Abruzzo fino ai complessi ed eleganti rosati della Provenza.
Un mondo da scoprire
I segreti del vino rosato sono numerosi e meritano di essere esplorati con curiosità e senza pregiudizi. Questo vino, spesso sottovalutato, offre un universo di sensazioni e piaceri che attendono solo di essere scoperti.
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